Olona infestato di pesci-siluro, il Comune sceglie il pugno di ferro. Sabato mattina alle otto, le guardie ecologiche della Provincia, insieme a esperti pescatori del posto e in collaborazione con la Fips (Federazione italiana pesca sportiva) daranno avvio ad una battuta in grande stile per eliminare il maggior numero possibile di questi temibili predatori d’acqua dolce, paragonati per la loro aggressività agli squali. A volere l’operazione-pulizia dell’ultimo tratto di fiume è stato proprio il sindaco, Eugenio Tartanelli. «Sono diventati un grosso problema – spiega – non volevamo arrivare a tanto, ma davvero non era possibile fare diversamente. Ormai non solo hanno quasi totalmente eliminato gli altri pesci, ma addirittura attaccano e uccidono gli uccelli acquatici in superficie». Ecco l’elenco delle “vittime” dei famelici pesci, che possono arrivare anche a 80 chili di peso. «A maggio avevamo liberato 3 oche – racconta Tartanelli –. Tempo qualche giorno ed erano sparite. Di solito stazionano in quest’ultimo tratto dell’Olona, prima che il fiume arrivi al Po, perchè trovano qui un habitat tranquillo. All’inizio avevamo pensato che qualcuno le avesse rubate. Poi, parecchie persone hanno visto quello che succedeva. I pesci-siluro attaccavano anche gli animali in superficie». Una brutta fine l’hanno fatta anche 12 anatroccoli appena nati, spariti insieme alla mamma qualche giorno dopo essere stati visti galleggiare sulle acque dell’Olona. Questo punto, fra l’altro, è uno dei più frequentati del paese, con la pista ciclopedonale su entrambe le rive che corre lungo il fiume, fino al punto di affluenza con il Po. Per facilitare le operazioni di eliminazione, già da ieri si è proceduto gradualmente ad abbassare il livello del fiume. Servirà? «Difficile controllare una specie come il siluro – spiega l’etologo Luca Canova – ma se hanno deciso questo intervento è segno che il problema esiste. In effetti è un pesce di grosse dimensioni che può anche raggiungere il quintale di peso e non c’è dubbio che ormai abbia soppiantato le specie autoctone. Ma ormai il 50 per cento dei pesci presenti nei fiumi lombardi non è più locale. E non è nemmeno l’unico grande predatore: nel Lodigiano hanno pescato poco tempo fa un enorme lucioperca».

Fonte:  La Provincia Pavese 28 Settembre 2011

 

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http://laprovinciapavese.gelocal.it/foto-e-video/san-zenone-la-caccia-ai-siluri-dell-olona-1.847227

 

 

 


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