Le bombarde per la pesca a striscio della trota possono essere di vari colori, forme e grammature; la domanda che un pescatore si pone quando arriva sul posto di pesca e sempre la medesima:
" CHE BOMBARDA DEVO USARE OGGI? ".
Per rispondere a questa domanda, bisogna considerare innanzitutto in che periodo dell'anno siamo, le condizioni atmosferiche della giornata e guardare attentamente la superficie del lago per individuare le possibili "bollate", indice della presenza delle nostre prede.
Il comportamento delle trote varia sempre a seconda del periodo dell'anno:
  • in inverno si trovano prevalentemente sul fondo vicino a riva ed anche in branchi a galla, in una porzione d'acqua compresa tra i dieci centimetri ed il metro;
  • in primavera, le troviamo a mezz'acqua;
  • in estate, solo a grandi profondità
  • in autunno, imbrancate e abuliche, a pelo d'acqua.

Si può procedere poi, alla scelta della bombarda che sarà determinante per la battuta di pesca.
Ma ecco che si presenta un altro problema piuttosto complesso. Sulla bombarda ci sono delle indicazioni, che rappresentano il peso complessivo e la galleggiabilità o affondamento in acqua. Inevitabile, a questo punto, soffermarsi un attimo per capire bene cosa significa " galleggiabilità/affondamento ".

Queste sono i termini utilizzati per definire quanto affonda la bombarda in modo libero, solitamente rappresentata dalla lettera " G ".
Una bombarda su cui leggiamo " 10 grammi - G3 " significa che stiamo usando una bombarda che pesa complessivamente 10 grammi , ma che in acqua affonda come se si utilizzasse un piombo puro da 3 grammi ; ciò dipende dal contrasto tra il peso dell'anima metallica e la galleggiabilità del corpo oppure, come nel caso delle bombarde Phantom , dal peso specifico del materiale plastico con cui sono costruite.
Capito tale concetto, ci si può fare ora, una domanda: " Se usassi una bombarda da 20 grammi - G3, otterrei, in pesca, il medesimo risultato? "
La risposta è NO.
Perché?
Perché entrambe, pur avendo in acqua lo stesso peso ( 3 grammi ), hanno corpi di volume diverso. La spinta dell'acqua dal basso verso l'alto è maggiore su quella col corpo più grosso e quindi, nella discesa libera è più lenta.
Per compensare questa differenza di velocità, l'esperienza insegna che basta un grammo di peso in più o in meno nelle rispettive “G.” delle due bombarde in questione.
(10 gr. G.3 = 20 gr.
G.4 oppure 10 gr. G.2 = 20 gr. G.3).

Un altro fattore molto importante è rappresentato dal fatto che l'anima in piombo, o similare, posta all'interno del corpo della bombarda può essere disposto in diverse posizioni: in avanti, in avanti e dietro, al centro e verso l'astina.
Tale disposizione permette alla bombarda di lavorare in modi differenti (assetto) che uniti ai vari tipi di recupero, moltiplicano in modo esponenziale le possibilità di pesca.
Le bombarde col piombo sistemato al centro o alle due estremità del corpo, navigano in posizione supina e quindi richiedono una conduzione prevalentemente a canna bassa, variando la velocità di recupero con repentini cambi di direzione a destra e a sinistra.

Le bombarde col piombo anteriore, hanno una predisposizione fisica alla discesa e alla risalita, rapide; quindi, sono particolarmente adatte ai percorsi strisciati a saliscendi alternando recuperi veloci a recuperi lenti.
Le bombarde invece, col piombo posteriore (verso l'astina) hanno in pesca la stessa sensibilità di quelle ad assetto supino ma, con la tendenza alla discesa per il verso dell'astina nei momenti in cui sono rilasciate. Tendenzialmente vanno recuperate a canna alta.

La costruzione della lenza è abbastanza semplice, bombarda, gommino di silicone per non schiacciare il nodo (probabile rottura), la girella tripla che favorisce molto la rotazione dell'innesco, un finale dello 0,16 - 0,14 la cui lunghezza dipende dal peso della bombarda, un amo compreso tra il nr. 4 e il nr.8 che dipende esclusivamente dell'innesco che si utilizza. Per facilitare un po' la gestione del terminale vi consiglio di utilizzare una lunghezza compresa tra 100 e 150 cm se si usa una bombarda da 8 a 12 grammi , da 150 a 180 se si usano pesi tra 15 e 25 grammi e oltre i 180 se si utilizzano bombarde molto pesanti da 30 in su. Per quanto riguarda il tipo di esche da usare, camole, caimani e lombrichi sono ottimali.

Consiglio, qualora si voglia pescare a notevole distanza con bombarde superiori ai 30 grammi , l'utilizzo del lombrico per evitare la rottura delle camole durante il lancio e quindi sprecare energie inutilmente.

Ricordo comunque che l'arma vincente per ottenere dei buoni risultati di pesca è il continuo allenamento, consiglio di frequentare laghi morfologicamente diversi in modo tale da incrementare la nostra esperienza rispetto ai comportamenti sempre diversi delle trote nei periodi dell'anno. 

 Se nelle bombarde la velocità d'affondamento (G.) in acqua è determinata dal contrasto tra il peso dell'anima metallica e la galleggiabilità del corpo, nei piombini, che sono fatti di solo piombo, è determinata dal peso del piombo stesso e dalla sua forma.
Certo, molto conta anche la mano del pescatore che deve sorreggerli durante il recupero ma, senza un aiuto da parte del loro stesso corpo, anche la più abile delle mani sarebbe in difficoltà.

Partendo dal concetto fisico che una sfera di piombo lasciata cadere in acqua, arriva sul fondo prima della stessa schiacciata a foglia o resa sottile come filo di ferro, ben si capisce quanto sia importante nel piombino la forma fisica, soprattutto se associata al moto trainante dell'azione di pesca. Un esempio per capire quest'altro concetto, è la tavola da sci acquatico che, al traino di un motoscafo, è in grado di “sciare” sul pelo dell'acqua sopportando anche il peso di una persona. Lo stesso accade ai piombini lunghi e sottili che meglio di quelli corti e grossi, hanno la capacità di navigare in superficie.
Ecco perché in circolazione si vedono piombini tozzi e snelli. Non è un capriccio commerciale ma, un'esigenza tecnica.
Fra i tanti comunque, quattro i modelli selezionati dal mondo agonistico meglio conosciuti sotto il nome di: “Saltarello”, “Short”, “Slim” e “Super Slim” .
Per ciascuno di essi, ovviamente, una funzione. Ma, nella pesca 2+2 non fa mai 4 e perciò, non è da escludere a priori un loro utilizzo fuori regola come ad esempio, l'utilizzo di piombini lunghi e sottili sul fondo quando si tratta di sensibilizzare l'azione di pesca o di piombini tozzi in superficie quando, in partenza di gara, bisogna sveltire la manovra.

Il saltarello è in assoluto, il piombino più “aggressivo”, progettato per strisciare sul fondo e in particolare, su fondali accidentati. Corpo a goccia e astina direzionale, gli permettono di saltare gli ostacoli del fondo e, quindi, di limitare gli incagli. Ottimo in inverno con la tecnica di pesca omonima ed in estate nella pesca in profondità.
Grammature: da 2 a 12 grammi .


Lo Short è aggressivo quanto il Saltarello ma è particolarmente adatto nei recuperi in sospensione (mezz'acqua e superficie) su trote aggressive. E' rapido nei saliscendi subacquei ma, anche, estremamente permissivo nel lasciar passare, attraverso il corpo, i frenetici impulsi della tremarella.
Grammature: da 1 a 5 grammi


lo Slim è un piombino longilineo che, rispetto allo short, distribuisce i suoi grammi di peso su una maggiore superficie corporea. E' perciò meno irruente e quindi, adatto nella pesca di mezz'acqua e nei confronti di trote poco aggressive.
Grammature: da 1 a 5 grammi


Il Super Slim , lo dice il nome stesso, è un piombino lungo e molto sottile. Nel comportamento in acqua, molto somiglia alla tavola da sci acquatico ed è perciò, ideale nella pesca in superficie a basse velocità di recupero. Ma, non solo. E' anche ideale nella tremarella “sussurrata” cioè quella tremarella stretta e delicata che spesso bisogna produrre per far abboccare le trote indolenti.
Il “super Slim” ha una scala di grammature che sale di mezzo grammo alla volta ma, che purtroppo si ferma ai tre grammi. La ragione è che diventerebbe troppo lungo e quindi, fisicamente, troppo delicato.


PIOMBINI SPECIALI
Oltre ai piombini in piombo ci sono poi anche i piombini in vetro. Si chiamano “ Ghost ” ma i pescatori preferiscono chiamarli “ vetrini ”. Due le caratteristiche principali: la trasparenza e la minore velocità d'affondamento data dal materiale vetro che in acqua pesa il 40% meno che in aria. In parole povere: un Ghost di 4 grammi in bilancia, ne pesa 2,40 in acqua. Dunque, maggiori possibilità di pescare leggeri lanciando più lontano.
Anche per i Ghost vale il discorso della forma corporea per sfruttare al massimo la possibilità di averli plananti o affondanti a seconda le circostanze. Ci sono infatti, Ghost di tipo “Short” e Ghost di tipo “Slim”. La scelta dell'uno piuttosto che dell'altro sarà, in funzione della profondità di pesca e della velocità del recupero che il pescatore vorrà attuare.

Altro “piombino” speciale è la catenella si styls
Gli effetti che in pesca si ottengono con questa “lenza-piombino” (tale è in realtà) sono:
1) un affondamento più lento dell'esca rispetto ad un piombino “Superslim” di pari peso e quindi una maggiore capacità di “strisciare” in superficie a basse velocità di recupero;
2) un migliore contatto canna / esca che sensibilizza l'abboccata e la trasmissione della tremarella.
Ciò grazie alla distribuzione del peso degli styls su una maggiore lunghezza di filo che spesso supera i quindici centimetri. La catenella di styls è molto utilizzata nei laghi piccoli su trote schizzinose. Non è in vendita nei negozi di pesca perché è un prodotto facile da costruire e perchè i pescatori amano personalizzarsela. Ma per quanti tipi di catenelle si vedano in giro, nella sostanza, due soltanto sono quelle fondamentali su cui il pescatore può “giocare” con gli styls, sono: la catenella raggruppata e la catenella aperta .

 

 

La catenella raggruppata è lunga circa 15 cm ., è colma di styls del n° 20 e, normalmente, pesa attorno ai 4 grammi .
L' aperta invece, è lunga circa 40 cm . (anche 30 – 50), ha styls del n° 16 o del n° 18 con molta aria tra l'uno e l'altro e, normalmente, pesa attorno ai 2 – 3 grammi .

La loro costruzione tipo prevede:

  • girella sotto e sopra il tratto di filo scelto(tra 15 e 40 cm .) che deve essere di diametro sostenuto (0,22–0,25 mm.);
  • Styls quanti ne bastano per raggiungere il peso desiderato, del n° 16 – 18 o 20 schiacciati sul filo portante con un'apposita pinzetta.

E' tutto. Da sapere resta solo che 4 styl del n° 20 fanno un grammo e che le misure 18 e 16 sono più piccole della 20.